La Ricetta della Circular Music come pratica sociale
È difficile dare una definizione sintetica della Circular Music, almeno per me, perché è una pratica sociale che raccoglie tantissime esperienze che mi hanno messo in gioco dal punto di vista musicale ed umano nella vita.
La Circular Music hanno permesso di entrare in contatto con la vastità e la bellezza del mondo esterno e di scoprire il mio universo interiore in un viaggio senza fine colmo di meraviglia.
Immaginando di essere in cucina con davanti un bel pentolone in cui io voglia preparare la ricetta della Circular Music potrei dire che gli ingredienti principali, quelli che poi si vedranno chiaramente nel piatto, siano il gioco, la musica, il corpo, la voce, gli strumenti aperti (per aperto intendo uno strumento che non necessita di una tecnica specifica per poter essere suonato).
Gli Ingredienti di una buona ricetta
Immaginando di essere in cucina con davanti un bel pentolone in cui io voglia preparare la ricetta della Circular Music potrei dire che gli ingredienti principali, quelli che poi si vedranno chiaramente nel piatto, siano il gioco, la musica, il corpo, la voce, gli strumenti aperti (per aperto intendo uno strumento che non necessita di una tecnica specifica per poter essere suonato).
Parlando di ingredienti/esperienze che hanno contribuito a costruire la mia visione della Circular Music potrei citare il mondo dell’Orff-Schulwerk che mi ha insegnato le strategie di costruzione delle attività, il mondo della Body Music che mi ha insegnato a percepire il corpo come strumento e nutrire la mia musicalità interiore, l’esperienza della Musicoterapia che mi ha insegnato, nella relazione, a vedere ciò che non si vede e a sentire ciò che non si sente, il mondo del Drum Circle e del Circlesinging che mi hanno permesso di comprendere quanta profondità ci sia nel cerchio e quale responsabilità comporti frequentare il suo centro.
Ogni esperienza citata è stata costellata di incontri che sono poi la vera ricchezza che continua a riverberare nella mia vita.
Ci sono poi gli ingredienti “nascosti” di questa ricetta, quelli che non si vedono o quasi ma quando assaggiamo la pietanza, quando ci avviciniamo per sentirne l’odore, si lasciano percepire e rendono il tutto speciale, sano per il corpo e per lo spirito e nutriente.
Gli ingredienti speciali sono lo stare in relazione, il divertimento che porta apprendimento, le strategie didattiche, gli strumenti di facilitazione, la possibilità di creare un ambiente inclusivo, di permettere alle persone di mettersi in gioco vincendo la paura dell’errore, di cooperare con gli altri e imparare insieme.
L’ingrediente più importante è la passione, la scintilla vitale che ci rende curiosi di scoprire il mondo e di scoprirci nel mondo, quella che ci tiene vivi anche nei momenti più difficili; la passione nutre la fiamma che cuoce questa ricetta ed è una fiamma che non si spegne mai, preziosa come il fuoco per le comunità arcaiche.
Vorrei raccontare il motivo per cui ho deciso di cucinare questo piatto e di condividerlo cercando di trasmettere la ricetta a quante più persone possibili. Rimanendo nella metafora culinaria potrei dire che sappiamo tutti, in teoria, quanto nutrirsi bene sia importante, tuttavia non è sempre facile riconoscere un cibo che ci fa stare bene, che ci da energia fisica, mentale ed emotiva.
La Circular Music è un cibo semplice che non necessita di chef stellati (si legga con una preparazione musicale di base) per essere preparato e, nella mia esperienza, è una pietanza che, indipendentemente da chi l’ha cucinato, ha nutrito tutti coloro che l’hanno vissuta, che ne hanno percepito sul proprio corpo gli effetti benefici a breve e a lungo termine.
Molte di queste persone hanno scelto di continuare a nutrirsi così e, a volte, anche di iniziare ad affinare la loro personale ricetta per condividerla, a loro volta, con altri, creando un circuito virtuoso di bellezza.
Il cerchio è una metafora della vita, un’opportunità per una persona che lavora nei contesti di crescita, educazione, cura, di vedere i partecipanti e di vedersi in un contesto extra-ordinario in cui portiamo noi stessi, i nostri punti di forza, le nostre fragilità, le nostre dinamiche.
La Circular Music può essere applicata in contesti diversi diventando strumento per perseguire le più disparate finalità: penso ai contesti educativi, ai contesti rieducativi e di cura, ai luoghi in cui c’è bisogno di nutrire, creare o rafforzare le comunità, a quelli in cui c’è bisogno e volontà di celebrare.
Vorrei che questo I-book fosse un ricettario ben organizzato (non un metodo) che possa essere utile sia ai non esperti che ai professionisti; ai primi per acquisire le nozioni di base, sviluppare strumenti e strategie sia di tipo ritmico/musicale che inerenti la facilitazione per poter iniziare a divertirsi e a lavorare in cerchio insieme agli altri; ai secondi per stimolare nuove idee, spunti di riflessione e vivere momenti di confronto e apertura.
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