La voce come strumento e lo studio etnografico comparativo
Lo strumento voce e lo studio etnografico comparativo.
Studio comparativo tra la voce cantata e le tradizioni geograficamente dislocate sul globo.
Punti di contatto, differenze dal punto di vista dell’emissione vocale.
articolo scritto da: Massimiliano Di Carlo
Perché cantiamo?
Quali elementi espressivi ci uniscono profondamente a tutte le altre culture del mondo?
Che tipo di vocalità usa l’essere umano per esprimersi urgentemente senza sovrastrutture?
Uno studio antropologico della voce può essere una strada percorribile per comprendere la necessità transculturale del canto in ambito rituale. Tutte le culture che affondano le radici nel mondo pre industriale necessitano di un emissione vocale particolare, che consente una transizione dal paesaggio sonoro ordinario ad uno straordinario. Tale esigenza è completamente diversa da quella che conosciamo noi nella società attuale, in cui la musica e dunque anche la vocalità ha assunto una funzione perlopiù intrattenitoria, che tranquillizza o che agita, che guida o in alcuni casi pilota l’emotività del fruitore in una serie di direzioni.
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