scuola del respiro

La scuola del respiro, il libro di Alessandro Patalini

Un viaggio attraverso l’affascinante mondo della scuola del respiro
articolo scritto da Francesca Iaccarino

scuola del respiro libroÈ l’elemento fondamentale del principio del suono attorno al quale gravitano infiniti interrogatori su cosa sia corretto, come debba essere affrontato e perché debba essere fatto in quel modo: il respiro.

La storia e le esperienze che oggi abbiamo a testimonianza della funzione del respiro convivono nella collaborazione con il progresso scientifico e la tecnologia e ci forniscono inconfutabili elementi, tali da rendere l’argomento sempre più fitto e specifico. Ma se ci catapultassero indietro nel tempo, ad esempio intorno al primo decennio dell’Ottocento, com’era la visione delle cose?

La “Scuola del respiro” offre un’analisi delle prassi respiratorie adottate nell’epoca del Belcanto.

Un confronto guidato e commentato che riporta testualmente gli estratti più salienti di circa 60 trattati sulla voce scritti dai grandi nomi della didattica del tempo, per citarne alcuni: García, Tosi, Mancini, Mengozzi, Mannstein, Sieber, Lehmann, Delle Sedie, Tetrazzini, Lablache, Caruso, Celletti, Mandl, etc.
Una lettura coinvolgente nel delineare il quadro d’insieme delle complesse prassi esecutive, della vecchia e nuova scuola del respiro sintetizzate nella spinta in alto e in dentro e nel suo opposto, in basso e in fuori.
Un faro di luce puntato sui principi che fanno da padre a quelli attualmente considerati “giusti” o “sbagliati”.

Nello scorrere delle pagine si viaggia nella storia della didattica toccando attuali temi come l’importanza dell’uso delle terminologia.

Maestri di canto che proprio come oggi, con orecchie e occhi attenti, ricoprivano il ruolo del traduttore tra percezione e efficacia senza dover per forza appartenere ad un mondo scientifico. Questi, talvolta, fornivano contrastanti descrizioni dei termini chiave della funzione del respiro, conseguendone così un difficile dialogo tra il mondo didattico e quello della fisiologia, allora non sufficientemente esplorato.

Non è compito mio giudicare se le osservazioni e le conclusioni tratte dall’autore siano corrette o meno, ma è una lettura che conduce alla riflessione del valore che la ricerca, lo studio e la curiosità hanno.

Strade che se percorse possono soltanto giovare all’apertura della visione di ognuno di noi e suscitare riflessioni e dibattiti preziosi.

Il confronto e la condivisione di pensiero non è da confondersi come un’acclamata voglia di conferma, ma bensì come una gemma di crescita a prescindere dai risultati sperati.

Chi è Alessandro Patalini

La sua esperienza nell’arte del canto si è formata grazie al connubio fra la carriera artistica, l’impegno nella didattica e lo studio degli aspetti musicali, storici e fisiologici della vocalità classica. Dopo la vittoria al Concorso Internazionale Toti dal Monte nel 1992 ha cantanto in alcuni fra i maggiori teatri italiani, con un ampio repertorio che include l’opera buffa settecentesca, i lavori comici di Rossini, il Novecento storico, l’operetta e il repertorio contemporaneo.

Negli stessi anni ha conseguito la laurea con Lode in Storia del Melodramma, sotto la guida di Paolo Gallarati. Successivamente ha approfondito lo studio della fisiologia della voce frequentando il Corso di Alta Formazione in Vocologia Artistica diretto da Franco Fussi, a conclusione del quale ha ricevuto il I° Premio Vocologia Artistica 2007 – area didattica.

Sulla base di queste esperienze ha sviluppato un approccio multidisciplinare che permetta di applicare con semplicità, consapevolezza ed efficacia i princìpi della scuola di canto italiana descritti nei metodi di P. F. Tosi, G. B. Mancini, B. Mengozzi, L. Lablache, M. Garcìa, E. Delle Sedie, F. Lamperti. Attualmente è docente di Canto presso il Conservatorio L. Perosi di Campobasso.

 

 

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