Il metodo Giococanto: pluralità di voci per la “voce bambina”
Pluralità di voci per la “voce bambina”
Alla scoperta del metodo Giococanto.
La voce artistica è una delle espressioni umane in cui il fare corporeo si sublima, celebra la vita e diventa arte (Franco Fussi e Silvia Magnani)
Incontro on-line Michela Bosio, cantante, insegnante di canto, personaggio poliedrico, la cui attività ruota intorno alla voce e al viaggio della sua scoperta in ambito performativo artistico, didattico e terapeutico. Autrice del metodo nazionale Giococanto.
Le chiedo di raccontarmi cosa è e come nasce il metodo Giococanto, presentato al XIII Corso internazionale foniatria e logopedia 2021 nella sessione dedicata ai bambini, nell’ambito de La Voce Artistica, convegno annuale che si svolge a Ravenna, ideato e diretto dal Dott. Franco Fussi.
“Giococanto nasce da una serie di domande che mi sono posta una volta che ho deciso di spostare il mio focus di azione di insegnate di canto sul mondo dei bambini. Mi sono chiesta dunque: ‘Come è fatta la voce del bambino? Quali sono le sue potenzialità? Quali sono gli aspetti comportamentali legati all’apprendimento e all’uso sano delle corde vocali? Sulla base di ciò, quali sono le migliori azioni educative?’ Non avendo risposte mi sono rivolta a chi ne sapeva più di me ed era esperto nel campo dello sviluppo vocale del bambino.”
Mi presenta così l’incontro con quelle che ad oggi sono le sue 4 colleghe e collaboratrici. Attualmente il team di Giococanto è composto, oltre che da Michela, dalle dottoresse: Marisa Situra, logopedista e psicomotricista; Katia Rossini, psicoterapeuta, psicologa, vocologa; Silvia Boniotti, vocologa, insegnante di canto e inglese e Paola Olivari, musicoterapeuta, insegnante di pianoforte.
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