Il Controtenore nel Terzo Millennio
Il Controtenore, tra musica sacra
e la Contemporary Commercial Music
Articolo scritto da Angelo Fernando Galeano
Tratto dal Vol 5 di Siing Magazine
Prima di sdoganare l’utilizzo della vocalità controtenorile nella consuetudine vocale del nuovo millennio occorre sfatare un luogo comune che ritiene quella del controtenore una vocalità novecentesca nata per eseguire parti scritte per evirati cantori del periodo barocco per ovvi motivi di irreperibilità di castrati nel ‘900.
In realtà la vocalità controtenorile non ha nulla a che fare con quella dei castrati, è un luogo comune alimentato dalla consuetudine di molti sopranisti e contraltisti di oggi, per ignoranza, o per praticità di essere facilmente catalogati dall’ignoranza del pubblico, di autodefinirsi controtenori. Contraltisti e sopranisti, ossia bassi o baritoni, o più raramente tenori, che cantano “di testa” all’ottava superiore, sono davvero vocalità tornate in grande spolvero nel ‘900 per l’esecuzione di ruoli scritti per castrato. Il Controtenore invece esiste da secoli, ed è la vocalità contraltile per eccellenza nella musica sacra inglese, ed in parte anche italiana, del ‘600 e ‘700.
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