Raymond Antrobus: I segni e la musica
Il professor Alessio Surian esplora la vita e il lavoro di Raymond Antrobus, poeta britannico sordo che ha trasformato la sua esperienza sensoriale in arte interdisciplinare.
L’articolo ripercorre il percorso di Antrobus dalla diagnosi di sordità a sette anni alle innovazioni poetico-musicali del 2024, evidenziando la collaborazione con la percussionista Evelyn Glennie negli album “An Investigator (of Missing Sounds” e “Another Noise”, prodotti da Ian Brennan.
Emerge il legame tra scrittura e percezione sonora alternativa, con progetti come i “poetic captions” per BBC Radio 4 e l’uso creativo dei sottotitoli come strumento espressivo1. Surian approfondisce i temi cardine della produzione di Antrobus: l’eredità coloniale, la paternità (“Sono diventato orfano di padre a 26 anni e padre a 35”), e la rielaborazione dell’identità attraverso versi che fondono spoken word e paesaggi acustici sperimentali.
Il testo mette in risalto l’impegno sociale dell’artista, dal riconoscimento della Lingua dei Segni Britannica alle collaborazioni con RAMPD per l’accessibilità culturale, senza tralasciare i riconoscimenti istituzionali come l’Ordine dell’Impero Britannico e il Ted Hughes Award vinto nel 2018.
L’analisi del Prof. Surian coglie l’originalità di un percorso artistico che trasforma limiti fisici in opportunità creative, ridefinendo i confini tra poesia, musica e attivismo sociale.